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La Storia

CASSIOPEA NOVARA ODV, fondata nel 1997 da alcuni giovani del quartiere di Sant’Agabio e dell’oratorio Salesiano, opera nel quartiere per prevenire il disagio giovanile tra i minori in difficoltà familiari e scolastiche.

In passato lo studio assistito è stato affiancato anche da attività culturali (corsi di chitarra, ricerche sulla storia del quartiere, etc.) per favorire la socializzazione tra i/le giovani e la conoscenza dell’ambiente in cui vivono.

Negli anni la tipologia degli utenti è cambiata: un tempo gli studenti erano quasi tutti italiani, oggi sono presenti molti stranieri, in genere extracomunitari.

Per meglio comprendere il significato dell’attività dell’associazione, occorre inquadrare l’ambiente in cui viene svolta, cioè il quartiere.

Da sempre il quartiere di Sant’Agabio è considerato popolare, da quando vi giunsero i lavoratori delle campagne attirati dal grande numero di industrie.

Negli anni ’50 giunsero molte famiglie operaie meridionali: l’incremento di popolazione portò alla costruzione di edifici popolari, nelle zone più periferiche, lontane dal centro del quartiere e dal resto della città, che ha spesso “ghettizzato” queste zone.

Dagli anni ’90 si è verificato un notevole afflusso di stranieri, in genere extracomunitari, attirati soprattutto dagli alloggi popolari e da case private con affitti nettamente inferiori rispetto al resto della città.

Attualmente le comunità più numerose presenti nel quartiere di Sant’ Agabio sono undici.

La convivenza di tante etnie e religioni diverse non è sempre facile, anche se non si sono mai verificati gravi casi di intolleranza, in contrasto con la pubblicità spesso negative effettuata dai media.

La popolazione straniera di età compresa tra 0 e 18 anni è in aumento; ciò crea una situazione socio-ambientale che si ripercuote sulla scuola.

L’istituto “Bellini” è l’unica scuola secondaria di primo grado nel quartiere e una buona percentuale dei suoi utenti è rappresentata da stranieri, con la presenza di ben undici nazionalità diverse. L’istituzione deve quindi conciliare l’impegno per l’integrazione sociale e culturale con la necessità di fornire ai giovani una preparazione soddisfacente.

 Alcuni ragazzi, giunti da poco in Italia ed iscritti d’ufficio alla scuola, hanno una scarsa conoscenza dell’italiano con conseguenti notevoli difficoltà di apprendimento.

Tra il plesso scolastico “BELLINI” e “CASSIOPEA NOVARA-ODV” esiste una “storica” convenzione per la collaborazione allo studio assistito.

L’attività di studio assistito trova ospitalità presso il Centro Pastorale della parrocchia di Sant’Agabio-Novara- in Piazza Mons. Brustia 1.

È nata cassiopea 13/06/1997

Un bambino che legge sarà un adulto che pensa

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Missione

Contribuire alla crescita culturale e civile dei minori attraverso la riduzione delle difficoltà scolastiche.

Favorire l’apprendimento della lingua italiana come lingua di comunicazione di base dei minori stranieri.

Logo cassiopea

Facilitare l’inserimento e la socializzazione in nuovi contesti dei minori stranieri e non.

Favorire l’incontro e lo scambio tra culture diverse attraverso l’azione dell’imparare e la sensibilizzazione sui diritti civili.

andiamo

Chi siamo

L’Associazione CASSIOPEA NOVARA ODV fondata nel 1997 da un sacerdote salesiano insieme ad un gruppo di giovani dell’oratorio salesiano e dell’oratorio di Sant’Agabio in Novara, si prefigge di aiutare i minori in difficoltà scolastica seguendo l’azione carismatica di San Giovanni Bosco.

Beneficiari

Alunni e alunne delle classi IV e V della Scuola Primaria e  ragazzi frequentanti gli Istituti Secondari di primo grado di Novara di età compresa tra gli undici e i quindici anni, italiani e stranieri di modeste condizioni socio-economiche e con difficoltà di apprendimento.

L’operato di CASSIOPEA per lo sviluppo personale e sociale dei giovani si basa su tre parole:

FIDUCIA: in un mondo che di fatto pone poca fiducia nei giovani vogliamo dichiarare ogni giorno che essi contano, valgono e che le decisioni che prenderanno li renderanno gli uomini e  le donne di domani

SPERANZA: credere fino in fondo nelle capacità dei ragazzi accompagnandoli verso gli obiettivi previsti, senza arrendersi di fronte alle inevitabili difficoltà e fatiche che ciò comporta; non ricordargli solo i loro fallimenti, ma dare se mpre una possibilità, permettere loro di mostrare che sono capaci

ALLEANZA: questa parola traduce l’espressione di Don Bosco “Studia di farti amare. Fa’ in modo che i ragazzi si accorgano e capiscano che vuoi il loro bene”

Mettersi d’accordo con i giovani in vista degli obiettivi, alla luce di regole proposte e presentate non come punizioni ma come aiuti per il loro successo.